La Gran Guardia è un palazzo situato nel centro storico di Verona. La sua costruzione è stata lunga e travagliata: è iniziata nel XVII secolo per finire solo nel 1843; dopo la prima guerra d'indipendenza è stato sistemato l'esterno e si è dovuta ristrutturare la facciata esterna. Grazie alla sua mole e alla sua forma si confronta con l'Arena, che si trova a poche decine di metri di distanza, oltre i giardini di piazza Bra. L'atto di nascita del palazzo venne siglato il 26 settembre 1609 con una richiesta formale del Capitano Mocenigo al Doge di Venezia Donà; nel documento venne richiesta la costruzione di un edificio da adibirsi a luogo di rassegna delle truppe da parte del Doge, nei giorni in cui non fosse stato possibile, a causa del tempo, farlo all'aperto. Per la struttura venne decisa la locazione a ridosso delle mura della Cittadella, in modo da avere già un muro completato, e poter ridurre costi e tempi del lavoro. Il 30 dicembre 1609 venne concessa l'autorizzazione da parte del Doge, e il 13 febbraio 1610 alcuni senatori della Repubblica di Venezia giunsero a Verona per poter contribuire finanziariamente. Nel 1614 i soldi erano già finiti e si sospesero i lavori. Una richiesta di sovvenzioni al Doge vene fatta solo nel 1639, ma vennero negate. Solamente nel 1808 si ripresero i lavori, dopo quasi duecento anni di inattività. La costruzione venne affidata all'ingegnere Giuseppe Barbieri (che andrà a costruire a fianco anche la Gran Guardia Nuova, oggi sede del comune). I lavori però iniziarono solo nel 1818, sotto il dominio dell'Impero asburgico. Nel 1848 i lavori erano ancora in corso, e furono fermati perché l'edificio venne utilizzato dall'esercito austriaco durante la prima guerra d'indipendenza. La Gran Guardia fu finalmente conclusa nel 1853.